Piume e pallottole 2017

Cronaca dell’Aufguss show 2017

Prima di leggere la cronaca di Corrado Zanetti sulla finale 2017 di Aufguss show, confesso di assistere a un buon Aufguss show

Ben eseguito nei movimenti coreografici e nella spiegazione delle scelte musicali,

L’ottima teatralità nel raccontare e spiegare il soggetto, cioè l’argomento

Ovvero, in una sola parola, eseguire l’Aufguss ad arte,

La felicità e il divertimento accompagnano la salute della persona che vi assiste anche dopo l’esecuzione, 

Si esce rilassati e contenti grazie alle relative emozioni che si hanno ricevuto all’uscita di un Aufguss eseguito ad arte

Testo di Corrado Zanetti

“Da due giorni va di Polase a manetta, gusto arancia, e di Rain Soul Pure Wellness, integratore vitaminico americano dal sapore orripilante che la mia geisha Caterina mi costringe ad ingurgitare.

Settantatrè (73) Aufguss

Settantatrè (73) Aufguss in un mese, tra qualifiche e finale del Campionato Italiano Aufguss 2017

La finalissima, mi scuserete, me la sono abbuonata, più un’altra decina fuori campionato, mi hanno succhiato ogni riserva di sali minerali.

Combatto contro i crampi, ficcando con un mugolio i piedi nella sabbia ghiaiosa e nerastra della cala di Margidore.

Penso, ostiando, che dovrebbero istituire anche un Premio del Saunista:

Premio del Saunista

i parametri della fedeltà e della resistenza li vincerei di sicuro, anche se i giudici mi contesterebbero come insufficiente imparzialità l’espressione in sauna delle mie preferenze.

Ma il mio asciugamano – lo ricordo – non è quello blu serioso e sofferto dei giudici, il mio è giallo, solare e libero.

“Florence Team”

L’Elba è a un braccio di mare dalla costa toscana,

la nuova terra dell’Aufguss Show nazionale e culla del “Florence Team”, i cui giovani e motivatissimi Aufgussmeister hanno sbancato all’edizione del decennale,

vincendo tutto o quasi ciò che c’era da vincere.

Osservo appoggiato sul parapetto del secondo ponte del traghetto le evoluzioni dei gabbiani, i loro tentativi di dominare l’imprevedibilità del vento per arrivare a beccare in volo dalle dita di un papà tedesco il pezzetto di limone pescato dal fondo della Coca Cola.

Ma ai gabbiani piace il limone?

Secondo me amano solo giocare con il vento ed io potrei essere la reincarnazione di uno di loro, vaiasapperlo.

il vento nelle saune

Anch’io ho giocato con il vento nelle saune del Cascade, del Mirabell, di Aquagranda e del Quellenhof, e le sensazioni che ho vissuto ve l’ho già raccontate nelle mie precedenti Confessioni, ma la fase finale ad Aquardens, cari liberi e consapevoli saunisti, è stata un’altra cosa.

La finale

Qui ho provato emozioni speciali e momenti indimenticabili.

Ma qui, soprattutto, si è scritta una pagina fondamentale, ancorchè interlocutoria, nella ancora giovane storia dell’Aufguss italiano, ma credo anche di quello europeo.

Interlocutoria perchè l'”italian style” non è ancora arrivato all’eccellenza tecnica che può valere una vittoria ai Campionati Mondiali, ma ci siamo vicini, vicinissimi.

raccontare e “costruire” storie

Nella capacità di raccontare e “costruire” storie non ci batte nessuno,

siamo i portatori e gli interpreti più accreditati di un Rinascimento culturale dell’Aufguss destinato a fare scuola in tutte le agorà internazionali dell’arte di sventolare un asciugamano, dal Sudtirolo alla Norvegia.

Emozioni

L’evoluzione nella qualità degli show che s’è vista in questo Campionato è un punto fermo e incontestabile, come indelebili sono e rimarranno le emozioni che mi ha lasciato e che condivido con voi.

La cronaca di Corrado Zanetti: Riccardo Marzi e Massimo Xuasa – ‘La guida’

Mi sono però liquefatto – avrei voluto vedere voi al mio posto – quando Massimo Xausa ha donato anche a me una delle bianche piume del suo angelo custode Riccardo Marzi. Delizioso e toccante anche questo loro Aufguss “La guida”.

Anastasia e Rossi

“Così come toccante è stata l’amorevole premura con la quale la crocerossina Anastasia Dimitrova, innamorata del suo soldato Simone Rossi, mi ha bendato il polso sinistro sul campo di battaglia.

Ho pensato che dopo questa inaspettata e privilegiata serie di attenzioni non potessi davvero desiderare altro.

Mai mi era capitato, da saunista, di vivere una così coinvolgente giornata d’Aufguss.

E infatti nulla mi aspettavo di più, e certo non di trovarmi letteralmente agganciato alla prima panca per non essere troppo sballottato dalle turbolenze di un viaggio attorno al mondo delle emozioni.

E’ successo sull’aereo delle Sorelle Bandiera Renato Sonego, Amorino Teston e Pier Paolo Zoni, con il fantasmagorico supporto esterno dei piloti Simone Rossi e Nicola Fabbianelli, dello steward di terra Fabbio Della Bianca e delle due hostess Anastasia Dimitrova e l’incredibile, unica, mia amica Elisabetta Duchi.

Saunapolizei Aisa

Betty che ha dato il meglio di sè nell’ora d’aria concessale durante il suo lavoro di saunapolizei, in tailleur e tacco rosso e un tutù dorato,

per poi tornare come Cenerentola ai comandi del rude ma umanissimo sergente Pesce.

Grandi entrambi, e straordinaria la prova organizzativa messa in campo dall’intero team di Saunapolizei AISA,

supportato altrettanto bene dallo Staff di Aquardens, che si è dimostrato all’altezza, per logistica e servizio, di una finale di Campionato d’interesse mondiale.

Ma torniamo all’aereo delle Sorelle Bandiera, ahimè finito fuori pista all’atterraggio perdendo la coincidenza con il Premio del Pubblico.

E’ successo che l’unico passeggero a dover indossare in quell’incredibile Aufguss Show la cintura di sicurezza sono stato ancora una volta io!

Mi sembrava di essere la casella di una roulette che finisce sempre per ricevere alla fine la pallina. Davvero commovente, persino imbarazzante, grazie infinite.

Soprattutto sapendo che quella cintura di sicurezza era idealmente dedicata alla memoria di un asciugamano che ora sventola altrove, quello di Franco Girardi. Ciao Franchino.

Ero ancora frastornato dalla quantità di sollecitazioni emotive che mi avevano investito e avevo bisogno di acquietare il mio battito extrasistole,

Aufguss, uno ogni 45 minuti

ma il ritmo incalzante degli Aufguss, uno ogni 45 minuti, ma soprattutto il narcos Pablo Escobar, non me l’hanno permesso.

Il meister cocalero Paolo Dell’Omo ha puntato el su sguardo de fuego e i suoi baffoni proprio su di me, il primo ad essere direttamente minacciato nella “Panoramica” dell’Aquardens trasformata in una selva colombiana.

Infilato nella cintola aveva il pistolone, sul pavimento della sauna sacchetti di coca e mazzette di dinéro.

Ho pensato “Mi arrendo subito alzando le mani”, ma sono rimasto immobile per non interferire con la sua recitazione.

Ho guardato negli occhi il narcos, e ho pensato che stavo vivendo un evento raro: l’essere guardati negli occhi dal meister durante il suo rituale.

Sì lo so che lo si dice sempre, ma quasi mai è così: i meister fanno fatica a guardare negli occhi gli ospiti e quando lo fanno sono casomai gli occhi dei supporter che cercano. Grazie Paolo.

Piume vere e pallottole finte, carezze e sberle d’aria, respiri sospesi ed estasi olfattive ora si mescolano all’aria salmastra che sale dal mare di Toscana.

Vedo salpare dal molo 6 del porto di Piombino il traghetto della Moby con la gigantografia di Batmann disegnata sulla facciata e il simbolo del pipistrello giustiziere sul camino.

L’immaginaria Gotham City è in Olanda e Claudio Massa, neo campione italiano nel singolo e pure nel team con Giada Cappelli, dovrà passare le insidiose porte di Gibilterra per portare il proprio credo ai prossimi Campionati Mondiali Aufguss.

Che il suo nero e nobile mantello faccia giustizia e riscatti le speranze di tutti gli Aufgussmeister italiani.

Sarà in buona compagnia: con lui gli amici ma anche competitors Candida Bongini, Dario Panetta e Massimo “Meridio” Gelli, che dovrà però prima portare i suoi Campi Elisi al cospetto del “mostro”, la sauna event del Satama di Berlino per il Relegation.

La stessa arena saunistica dove dovranno correre come non ci fosse un domani anche i Dalmatians Paolo Dell’Omo e Cinzia Tomasello.

Hanno vinto i fiorentini, fini costruttori di moderni Aufguss Show di caratura internazionale, e hanno fatto breccia nei “cuori di pietra” dei giudici le storie d’amore vere.

Tutti gli Aufguss team finiti sul podio celebrano l’amore: quello ricamato nel loro sontuoso Aufguss giapponese tra la silente e algida geisha Giada Cappelli e il fiero samurai Claudio Massa;

quello tenerissimo raccontato nelle pagine della loro vita da Candida Bongini e Dario Panetta;

la commovente storia di un amore italiano durante la seconda Guerra mondiale che ha visto protagonisti Simone Rossi e Anastasia Dimitrova;

la delicata e accudente amicizia tra Riccardo Marzi e Massimo Xausa (già qualificati di diritto al Mondiale WM dopo lo splendido terzo posto dello scorso anno), e pure la Carica dei 101 (unica fiaba disneyana che s’è vista quest’anno) raccontata dai dalmaziani Paolo Dell’Omo (pure lui toscano, tra l’altro) e Cinzia Tomasello.

Penso ad esempio ad Alessia Zulliani, la “dark lady” dell’Aufguss (il mondo delle saune non è ancora pronto per la sua “ira”? ),” – ma la grinta e l’energia che trasmette Alessia Zuliani a tutti i presenti in Sauna sono unici, provare per credere, – “alla stessa Giada Cappelli che ha mancato il podio nel singolo con il suo splendido “Amelia Earhart”, ” 

Il testo integrale, da cui è tratta questa condivisione, lo trovi nell’articolo Piume e pallottole (Confessioni di un Saunista),

Condiviso da Mirco

Leggi anche l’articolo Aufguss show 2017 su Amelia Earhart e altre storie

Mirco